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Differenza tra posa di asfalto a freddo e asfalto caldo

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Indice

Diversi tipi di asfaltatura

L’asfaltatura può essere svolta in diversi modi e per diverse necessità, in ogni caso si tratta di mettere in sicurezza una strada o parte di essa, pertanto si tratta di un lavoro che va svolto dopo attenta valutazione delle caratteristiche della strada e dell’ampiezza della copertura da effettuare.

Infatti si lavorerà in modo differente se si deve asfaltare una strada partendo da uno sterrato, piuttosto che asfaltare per colmare il dislivello delle buche rendendo il manto stradale omogeneo, manutenzione ordinaria e più che mai necessaria soprattutto sulle strade particolarmente battute.

Asfalto a freddo

L’asfalto a freddo viene generalmente utilizzato per lavori di piccola entità, come ad esempio la copertura di buche o il ripristino di una ridotta sezione di manto stradale in seguito a lavori sulla carreggiata. L’asfalto a freddo ha una differente composizione, vi troviamo infatti dei prodotti vegetali atossici e dei leganti bituminosi: per le sue caratteristiche si può utilizzare in quasi tutte le situazioni, infatti non richiede una preparazione specifica o un tempo di riposo. L’asfalto a freddo viene utilizzato generalmente nei lavori di manutenzione stradale, anche quelli piuttosto complessi e importanti perché resiste alle vibrazioni e alle sollecitazioni del traffico.

Asfalto a caldo

L’asfalto a caldo è il metodo più utilizzato per la copertura delle strade. Il bitume utilizzato per l’asfaltatura a caldo è composto da composti rocciosi inerti di vario tipo: il pietrisco e le graniglie estratti dalle cave e in un secondo momento frantumati ad esempio sono inerti rocciosi di origine artificiale, tra quelli di origine naturale invece vengono utilizzati la sabbia e la ghiaia.

Insieme agli inerti rocciosi vengono utilizzati dei materiali, anch’essi di origine sia naturale che artificiale, che svolgono la funzione di legante: tra questi composti troviamo i leganti liquidi derivati dalla distillazione del petrolio, ma anche il catrame o altri polimeri addizionati per ottimizzare l’efficienza del composto, in quanto migliorano le caratteristiche fisiche e chimiche del composto bituminoso.

La posa dell’asfalto

Se la posa dell’asfalto a freddo è semplicissima (va posato così come è), quella dell’asfalto a caldo deve rispettare molte condizioni, e proprio per questo può essere eseguita solamente da aziende specializzate, con operatori qualificati e la giusta strumentazione.

Innanzitutto la temperatura dell’asfalto al momento della posa deve essere compresa tra 130 e 150 gradi, facendo bene attenzione al fatto che la temperatura tende a salire in presenza di polimeri.
Anche il tempo di indurimento è fondamentale, infatti per l’asfalto a caldo è molto breve, perciò è necessario che l’asfalto venga preparato e subito steso, per evitare che si indurisca prima di averlo alloggiato in maniera corretta, rendendo ancora più difficile la sua stesura.

L’asfalto deve infatti essere steso anche nel giusto spessore, più ridotto per le strade urbane (da 7 a 10 centimetri) e più spesso sulle autostrade e sulle strade extraurbane (da 15 a 20 centimetri).